Il Terzo Plenum: un grande evento che cambierà il percorso economico della Cina?
Il Terzo Plenum del 20° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC) si è svolto dal 15 al 18 luglio 2024 ed è ampiamente considerato uno degli eventi più importanti nell'agenda politica della Cina, in quanto con esso si stabilisce il piano economico del paese per i prossimi cinque anni. Il presidente Xi Jinping ha presieduto la riunione a porte chiuse con il Comitato Centrale, che si è conclusa il 18 luglio 2024.
Rispetto alle altre assemblee plenarie che si tengono in Cina, il Terzo Plenum si concentra generalmente sulle riforme economiche a lungo termine. In particolare, il Terzo Plenum del 1978 presieduto da Deng Xiaoping ha dato il via alle riforme economiche della Cina, trasformando il Paese nella potenza globale odierna, mentre quello del 2013 ha innescato l’abbandono della politica del figlio unico e ha incoraggiato gli investimenti privati nelle imprese statali.
Il Terzo Plenum di quest’anno è avvenuto in un momento in cui la Cina deve affrontare problemi come la crisi immobiliare, elevati livelli di debito locale e un consumo interno stagnante, ed è partito sulla scia del rallentamento economico segnalato dalla Repubblica Popolare quest’anno, con una discesa registrata da Aprile a Giugno 2024 pari al 4,7% rispetto al trimestre precedente e inferiore ai traguardi raggiunti nel primo trimestre del 2023, posizionandosi inevitabilmente al di sotto delle aspettative. Nel sondaggio sulla fiducia delle imprese 2024 della Camera di Commercio dell'Unione Europea in Cina, il 55% dei partecipanti ha indicato tale rallentamento economico della Cina come una delle prime tre sfide delle aziende.
Sebbene l’assemblea plenaria si concentri tradizionalmente su strategie a lungo termine, investitori e analisti erano in attesa di vedere se sarebbero state delineate misure più immediate per gestire la crisi immobiliare e i livelli elevati di debito dei governi locali, con revisioni sul sistema fiscale, per stimolare il consumo interno e aumentare la fiducia nel settore privato. Gli osservatori concordano circa l’improbabilità di riforme politiche significative apportate dall’imminente Terzo Plenum, sebbene esso sia un sentore dell'approccio della Cina alle sue sfide economiche.
In seguito al plenum è stato emesso un comunicato, che fornisce dettagli sui temi chiave discussi nella riunione a porte chiuse. Rimane fedele all'agenda di Xi Jinping finora, con un focus sull’approfondimento delle riforme e sulla realizzazione della modernizzazione di stile cinese, mirando a stabilire un sistema economico di mercato socialista di alto livello entro il 2035. Gli obiettivi delineati nel comunicato includono il conferire un ruolo più significativo ai meccanismi di mercato, creare un ambiente di mercato più equo e dinamico, ulteriormente aprire e riformare il commercio estero e gli investimenti per una maggiore cooperazione internazionale. La visione a lungo termine di modernizzazione e crescita attraverso l'innovazione, la manifattura ad alta tecnologia e lo sviluppo verde rimane.
Il comunicato non fornisce dettagli specifici su come le riforme politiche raggiungeranno la visione delineata. Tuttavia, riconosce i molteplici ostacoli che l'economia cinese affronta e segnala l'intento di approfondire le riforme per un ambiente di mercato più equo e dinamico. Il comunicato ribadisce la direzione politica già delineata dal governo cinese negli ultimi anni, sottolineando che l'attenzione del governo rimane focalizzata sul bilanciare la ripresa economica con le preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Le recenti azioni restrittive della Cina in vari settori, tra i quali finanza, educazione e tecnologia, nonché il maggior focus sulla sicurezza nazionale, sono fattori che hanno contribuito a scoraggiare gli investitori stranieri. Per le imprese europee che operano nel paese e al fine di riacquistare la fiducia degli investitori è più importante dunque l’implementazione di policies atte a indirizzare le problematiche sopracitate piuttosto che obiettivi troppo distanti e ambiziosi. Nonostante storicamente il Terzo Plenum non sia una piattaforma deputata alla creazione di misure specifiche, gli economisti e investitori speravano che sarebbe stato annunciato un piano specifico per stimolare l’economia o riforme fiscali per sostenere il settore immobiliare o il consumo.
Il comunicato ha fatto presente i rischi del settore immobiliare, del debito pubblico e delle istituzioni finanziarie di piccole e medie dimensioni, nonché della necessità di mantenere efficacemente la stabilità sociale. Sebbene sia stato menzionato il bisogno di sviluppare e sfruttare meglio i meccanismi di mercato, non vi è stato alcun riferimento all'importanza di aumentare la domanda dei consumatori, qualcosa che gli investitori stranieri ritengono cruciale per far uscire la Cina dalla sua attuale stagnazione economica.
È possibile che emergano ulteriori dettagli nei prossimi giorni, ma il messaggio generale è chiaro: la Cina sta proseguendo con la strategia di Xi Jinping, la quale implica una forte guida da parte dello stato e un focus intenso sulla tecnologia e sulla sicurezza, con poche probabilità di avere misure di correzione drastiche per il rilancio dell’economia.
A cura di: Avv. Carlo Diego D’Andrea, Vice Presidente della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina