Le Due Sessioni della Cina 2024

Le Due Sessioni della Cina 2024: Privilegiare lo sviluppo economico o la sicurezza?

Le Due Sessioni costituiscono l'evento annuale composto dal Congresso Nazionale del Popolo (NPC) e dalla Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese (CPPCC), nel quale viene definito l'orientamento economico e politico del Paese. In considerazione della continua affermazione dell'influenza globale della Cina, è importante che le imprese cinesi e quelle operanti nell'economia globale prestino grande attenzione alle implicazioni derivanti dalle recenti Due Sessioni.

Le Due Sessioni del 2024, infatti, hanno sottolineato l'impegno del governo a promuovere la stabilità economica. Durante tali sessioni, il Premier Li Qiang ha annunciato un obiettivo di crescita economica "pari circa al 5%"[1]. Tale cifra rappresenta un obiettivo notevolmente inferiore rispetto a quello a doppia cifra che ha caratterizzato il Paese per decenni; ciò dipende dal fatto che la Cina attualmente si trova ad affrontare sfide quali i deboli consumi interni, l'elevato debito locale, il turbolento settore immobiliare, la diminuzione degli investimenti esteri e la vacillante fiducia delle imprese. Nonostante l'obiettivo rimanga invariato rispetto all'anno precedente, l'assenza di un impulso iniziale di mercato derivante dalla riapertura del Paese e la scarsità di stimoli economici annunciati rendono difficile comprendere come la Cina possa conseguire questo ambizioso obiettivo di crescita.

Stabilità economica in mezzo all'incertezza normativa

Per le imprese, ciò che conta è la composizione della crescita del PIL. Sebbene l'economia cinese abbia ancora molto potenziale, la crescita più lenta, e persino negativa in alcuni settori, sta avendo ripercussioni sull'economia nel suo complesso. Affrontare le sfide strutturali che influenzano l'economia cinese richiederà una riforma completa, in particolare attraverso il passaggio da una crescita guidata dalla spesa pubblica a un modello basato sul consumo. Tuttavia, sembra improbabile che ciò avvenga mentre il governo è concentrato a perseguire la stabilità economica.

Per raggiungere ambiziosi tassi di crescita, è necessario mitigare le preoccupazioni delle imprese straniere. In un certo senso, questo è stato il messaggio che le Due Sessioni hanno cercato di trasmettere, annunciando la riduzione della lista negativa per il commercio transfrontaliero di servizi, l'allentamento delle restrizioni per l’accesso al mercato dei servizi e l'eliminazione di alcune restrizioni agli investimenti nel settore manifatturiero[2].

Tuttavia, una delle principali preoccupazioni per le imprese europee che operano in Cina continua a essere il contesto normativo. Sebbene le Due Sessioni abbiano sottolineato l'impegno del governo cinese verso la stabilità economica, l'incertezza normativa rimane una sfida significativa. Come indicato dal Business Confidence Survey (indagine sulla fiducia delle imprese) della Camera europea per il 2023, la fiducia nel mercato cinese ha toccato i minimi storici in diversi settori e sono ancora necessari passi concreti da parte del governo per affrontare le barriere normative e di accesso al mercato che impediscono alle imprese europee di aumentare i loro investimenti nel Paese[3].

Nuove forze protezionistiche?

Il concetto di 'Nuove Forze Produttive' è stato un tema ricorrente durante le Due Sessioni. Con tale concetto ci si riferisce alla promozione dell'innovazione tecnologica e delle industrie emergenti, che possono trasformare il panorama economico futuro della Cina; ciò include la tecnologia settoriale quale l'intelligenza artificiale, i veicoli elettrici, i semiconduttori e l'energia rinnovabile. Questo va di pari passo con la sostituzione del settore immobiliare con quello manifatturiero come principale motore della crescita futura[4].

Per le imprese straniere, l'attenzione posta dalla Cina sulle nuove forze produttive potrebbe essere significativa, in quanto offre opportunità di collaborazione e partnership con aziende cinesi all'avanguardia in queste tecnologie. Promuovere l'innovazione crea un ambiente favorevole alle joint venture, ai trasferimenti di tecnologia e alla condivisione delle conoscenze. Le imprese straniere che contribuiscono con competenze, risorse o tecnologie complementari possono, infatti, beneficiare dell'accesso al vasto mercato cinese e del potenziale di crescita a lungo termine.

Mentre le Due Sessioni hanno sottolineato l'importanza di tale innovazione, le imprese internazionali affrontano una battaglia in salita per competere con i concorrenti domestici. Il focus della Cina sull'incremento della ricerca e dello sviluppo e sul supporto alle industrie emergenti sembra mirare verso il rafforzamento di aziende cinesi piuttosto che favorire una collaborazione genuina con entità straniere. Tale orientamento non deve, però, distorcere la concorrenza di mercato, altrimenti si rischia di limitare le opportunità per le imprese internazionali di contribuire agli avanzamenti tecnologici del Paese.

Sviluppo economico contro sicurezza nazionale

Durante le Due Sessioni, si sono manifestati segnali inequivocabili che indicano come la Cina stia abbracciando l'innovazione tecnologica e la produzione attraverso le Nuove Forze Produttive al fine di potenziare l'autosufficienza del Paese. Come evidenziato nel rapporto della Camera Europea intitolato "Riskful Thinking: Navigating the Politics of Economic Security", di recente pubblicazione, la Cina ha una lunga storia di perseguimento dell'autosufficienza. In un contesto di crescenti tensioni geopolitiche, ciò suggerisce che la Cina intende continuare a cercare vantaggi strategici internazionali per fronteggiare le sfide esterne, come i controlli sulle esportazioni e le sanzioni.

Le imprese europee in Cina sono sempre più preoccupate per l'interconnessione crescente tra lo sviluppo economico e le questioni legate alla sicurezza. L'attenzione crescente della Cina per la sicurezza nazionale ha generato incertezza tra le imprese, poiché il campo delle questioni "sensibili" legate a tale tema sembra estendersi, rendendo più difficile per le aziende accedere alle informazioni necessarie per prendere decisioni di investimento relative alle loro operazioni. Mentre la comunità internazionale discute di sicurezza, è fondamentale trovare un equilibrio adeguato tra le preoccupazioni per la sicurezza e la promozione dell'apertura a differenti mercati.

Sviluppo verde: Un terreno fertile per la collaborazione tra UE e Cina


Le Due Sessioni hanno anche evidenziato la possibilità di un cambiamento nel panorama economico cinese, con un'attenzione crescente sulle industrie ad alta tecnologia e lo sviluppo sostenibile. Le imprese che allineano le proprie strategie a queste priorità possono emergere come partner nel promuovere la crescita cinese guidata dall'innovazione; possono esplorare opportunità di investimento, ampliare la loro presenza sul mercato e contribuire agli obiettivi del Paese nei settori dell'efficienza energetica e dello sviluppo a basse emissioni di carbonio. Le imprese europee vedono un grande valore in queste prospettive, considerando che la rapidità dell'innovazione in Cina richiede un costante adeguamento per rimanere competitivi.

La lotta al cambiamento climatico è un settore in cui gli interessi dell'UE e della Cina si sovrappongono in modo significativo e in cui le aziende europee hanno una grande esperienza da portare sul mercato cinese. Sebbene durante le Due Sessioni non siano state annunciate ulteriori iniziative ecologiche ambiziose, la Cina è il leader mondiale indiscusso nella tecnologia verde, comprese le batterie e le energie rinnovabili come l'eolico e il solare. Pertanto, la Cina è un attore indispensabile per la missione dell'UE volta a ridurre il cambiamento climatico. Lo sviluppo verde del Paese sarà essenziale per raggiungere gli obiettivi globali di peaking e di neutralità del carbonio. Le imprese europee, infatti, sperano di poter continuare ad accedere e partecipare a questi mercati.

Conclusione:

Le Due Sessioni cinesi del 2024, pertanto, offrono una panoramica del complesso scenario in cui devono muoversi le imprese straniere che si impegnano in Cina. Nonostante le promesse di stabilità economica e innovazione, la realtà sul campo continua a dipingere un quadro di incertezza. Barriere normative, accesso limitato al mercato e politiche protezionistiche ostacolano la concorrenza leale, mentre l'attenzione all'autosufficienza e alla sicurezza nazionale impedisce la crescita delle imprese internazionali. Nonostante la Cina continui ad essere il più grande mercato del mondo, gli operatori internazionali spesso devono navigare in un ambiente complesso e non di rado sfavorevole. Man mano che si delinea la direzione economica del Paese, il tipo di relazione che la Cina vuole avere con le imprese straniere diventa una questione crescente. Le Due Sessioni rappresentano un segnale per l'anno in corso, ma c'è ancora la possibilità che la Cina prenda la strada delle riforme strutturali e dia priorità allo sviluppo economico rispetto alle preoccupazioni per la sicurezza, il che contribuirebbe a rafforzare la fiducia delle imprese durante quest'anno.

 

 

A cura di: Avv. Carlo Diego D’Andrea, Vice Presidente della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina

 



[1] Governo della Repubblica Popolare Cinese. La Cina rilascia il testo completo del rapporto sul lavoro del governo,12 marzo 2024, https://english.www.gov.cn/news/202403/12/content_WS65f06025c6d0868f4e8e506c.html

[2] Ibid.

[3] European Business in China Business Confidence Survey (Indagine sulla fiducia delle Imprese) 2023, Camera di Commercio dell'Unione Europea in Cina, 21 giugno 2023, <https://www.europeanchamber.com.cn/en/publications-archive/1124/Business_Confidence_Survey_2023>

[4] Il Comitato nazionale della Conferenza consultiva politica del popolo cinese. "Xi sottolinea lo sviluppo di nuove forze produttive, lo sviluppo di alta qualità". 2 febbraio 2024, <http://en.cppcc.gov.cn/2024-02/02/c_960500.htm>