“Italian Icons of China”, Valvitalia
Il Gruppo Valvitalia rappresenta, ad oggi, un’eccellenza nel panorama industriale italiano ed internazionale. Fondata nel 2000 dal Cavaliere del Lavoro Salvatore Ruggeri, la società opera nel settore della progettazione, produzione e fornitura globale di valvole, sistemi gas e antincendio e raccordi. Si tratta di uno dei principali produttori mondiali, vantando una presenza consolidata in oltre 100 Paesi e operando in settori cruciali come l’industria energetica, navale e ferroviaria.
La società, attualmente sotto la guida dell'Amministratore Delegato Andrea Forzi, è controllata per il 75% da CDP Equity (Gruppo CDP) e per il restante 25% dalla famiglia Ruggeri.
Con sette stabilimenti produttivi - cinque dei quali in Italia e due rispettivamente nel Regno Unito e in Cina - unitamente a un centro tecnico presente sul territorio italiano e rappresentanze dirette in diverse parti del mondo, il Gruppo Valvitalia è sinonimo di innovazione, qualità e impegno verso l'eccellenza.
La rapida crescita su scala globale ha portato, nel 2006, alla fondazione della Valvitalia (Suzhou) Valves Co. Ltd. in Cina, di cui il Dott. Generoso Polito è l’attuale Direttore generale .
Quest’ultimo ha coronato il suo percorso di studi laureandosi in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Pavia nel 2000. Le sue prime esperienze professionali lo hanno visto eccellere in Ernst & Young, dove ha ricoperto ruoli di rilievo nell’ambito della revisione contabile di rinomati gruppi nazionali ed internazionali. La sua carriera ha poi preso una svolta verso la finanza straordinaria, diventando un membro del Capital Market Team di Ernst & Young.
Dal 2015, è entrato a far parte del Gruppo Valvitalia, contribuendo all'evoluzione e al successo continuato dell'azienda.
Attualmente, in qualità di Direttore generale, guida con dedizione e competenza la controllata cinese Valvitalia (Suzhou) Valves Co. Ltd, contribuendo in modo significativo alla sua crescita e al consolidamento del marchio a livello globale.
Il Dott. Polito - attraverso le sue risposte alle seguenti domande - ha gentilmente condiviso il coinvolgente percorso di crescita e successo di Valvitalia Cina, delineando un quadro approfondito della sua esperienza all'interno dell'azienda e offrendo al contempo una panoramica generale delle strategie che hanno inciso in modo significativo a plasmare il successo del Gruppo.
1: Da quanti anni Valvitalia opera in Cina e quale è la ragione principale di questa focalizzazione su questo mercato specifico?
Valvitalia opera sul mercato cinese dal 2006, con un proprio stabilimento produttivo situato a Suzhou che si estende su un’area di circa 90.000 mt2 inizialmente costituito per servire principalmente il mercato americano e medio orientale attraverso la valorizzazione della supply chain locale.
Oggi Valvitalia Suzhou vende i propri prodotti fabbricati in Cina in tutto il mondo, ovunque ci sia un progetto up-stream o mid-stream.
La presenza sul mercato cinese è un vantaggio competitivo importante per il Gruppo e per chi, come noi, opera nel settore della meccanica industriale. La Cina rappresenta uno dei mercati principali per l’approvvigionamento di componenti meccanici di elevata qualità nonché un hub manifatturiero globale in grado di offrire infrastrutture di produzione avanzate e una catena di approvvigionamento altamente sviluppata e competitiva.
Inoltre, il Paese nel suo complesso ha intrapreso un importante piano di ammodernamento e costruzione di nuove infrastrutture, con importanti investimenti nel settore energetico (TIPO 2030/2060) Da qui l’importanza di una presenza diretta, al servizio dei clienti cinesi.
2. Considerando le significative differenze culturali tra Cina e Italia, quali opportunità e sfide si sono presentate, e come Valvitalia ha affrontato e capitalizzato su tali elementi nel corso della sua attività in Cina?
Valvitalia Cina da quando è stata costituita rappresenta un esempio di un investimento di successo da parte di un imprenditore italiano – il Cav. Salvatore Ruggeri – in Cina.
Ciò è stato possibile grazie alla capacità dell’azienda e del nostro management di combinare le diversità culturali esistenti tra i due Paesi. L’elevato livello della progettazione, dell’ingegneria, della qualità e del management italiano – riconosciuto anche a livello locale e premiato per due anni consecutivi dal governo di Suzhou con il premio Top Talent –, unito all’operosità, all’orientamento ai risultati, all’efficienza e alla sostenibilità economica, concetti fortemente legati alla cultura cinese, hanno consentito a Valvitalia Cina di crescere e integrarsi con successo nel tessuto produttivo cinese.
Tale crescita è stata possibile anche grazie all’inserimento nel management dell’azienda di manager cinesi fortemente selezionati e con una formazione molto elevata.
3. Nel settore delle valvole, le sfide affrontate dalle aziende in Cina sono significativamente diverse rispetto ad altri mercati?
Uno degli obiettivi del Business Plan del gruppo Valvitalia, sviluppato con il pieno supporto dell’azionista di maggioranza CDP Equity, è la penetrazione del mercato cinese; mercato molto complesso e caratterizzato da una elevatissima competizione.
Qualità e innovazione sono i nostri elementi distintivi. La qualità dei nostri prodotti è fondamentale per la sicurezza di chi li utilizza negli impianti mentre l’innovazione per noi rappresenta un importante vantaggio competitivo, e un motore chiave per il successo a lungo termine e per affrontare le sfide in un mercato in continua evoluzione.
Occorre continuare ad investire, migliorando innovazione e livello di complessità tecnica della produzione al fine di conservare il gap tecnologico che ancora esiste.
Questo concetto è valido indipendentemente dal mercato su cui si opera e il nostro approccio rimane lo stesso, lo dimostra il fatto che Valvitalia Cina opera con le principali Energy company ed EPC nazionali ed internazionali.
Oggi il mercato cinese offre enormi opportunità in particolare su progetti nei settori LNG (Liquefied Natural Gas) ed FPSO (Floating Production Storage and Offloading); soluzioni innovative che oltre ad offrire vantaggi significativi nell'industria dell'energia, consentendo una produzione e un trasporto più efficienti e sostenibili, riducono la dipendenza dei paesi consumatori di gas da quelli produttori e permettono la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, migliorando la sicurezza energetica; vantaggi rilevanti in un periodo come questo caratterizzato da forti tensioni geopolitiche.
4. Guardando alle continue evoluzioni tecnologiche, Valvitalia ha introdotto nuove tecnologie nel mercato cinese diverse da quelle di altri mercati?
Come dicevo, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione sono due driver di successo del nostro modello di crescita. Nel 2023 Valvitalia ha prodotto e venduto sul mercato cinese una valvola totalmente ingegnerizzata e progettata in Cina, con il supporto delle strutture Corporate Engineering & Innovation basate in Italia. Si tratta di una valvola a sfera ad alta pressione da 15000 psi capace di reggere una pressione superiore a 1.000 bar e che viene testata nei nostri stabilimenti a 1.500 bar (una volta e mezza il livello di utilizzo); come può immaginare, di non semplice realizzazione. Un prodotto principalmente pensato e realizzato per soddisfare la domanda interna.
5. Considerando la spinta globale verso la carbon neutrality, quali iniziative la vostra azienda intende attuare per migliorare la sostenibilità?
Valvitalia segue con grande attenzione lo sviluppo delle applicazioni su scala allargata dell’idrogeno. Già nel 2021 quando ha ricevuto da Snam, il primo operatore europeo nel trasporto del gas naturale, un ordine per la prima fornitura in Europa di valvole “hydrogen ready” per una rete di trasporto gas. In questo senso, inoltre, a luglio 2023 il Politecnico di Milano ha validato una valvola particolare – di nostra produzione – in grado di reggere il trasporto dell’idrogeno in purezza al 100%, collocandosi a buon diritto tra le pochissime realtà al mondo in grado di fornire questa tecnologia.
6. Quali consigli si sente di condividere con gli investitori o manager che stanno valutando di investire in Cina?
La Cina è, e resterà, centrale per chi operi nella meccanica industriale. In particolare, per la capacità di approvvigionamento che offre insieme alla spinta tecnologica che nell’ultimo decennio è risultata evidente. Agli imprenditori che stanno pensando di investire in Cina la mia esperienza diretta sul campo consiglia di seguire con interesse il trend di crescita di questo Paese.
La Cina è un Paese che, sebbene con tassi di crescita attuali minori rispetto al recente passato, si sviluppa e innova molto velocemente. Il sistema industriale cinese nel suo insieme, tutti gli stakeholders e gli attori del mercato sono fortemente concentrati sul raggiungimento dei risultati di crescita e sviluppo che il Paese si è dato. Un fattore che spinge la Cina ad essere più veloce di altri.
Sono pienamente convinto che anche se l’economia manifesta qualche segnale di rallentamento, la Cina resta un’economia fondamentale che possiede le capacità strutturali e le competenze per ritornare ai livelli di sviluppo pre-pandemia.
Conclusione
In conclusione, appare evidente come Valvitalia abbia saputo superare le sfide e sfruttare le opportunità presenti nel complesso scenario del mercato cinese. L'abilità di unire le eccellenze italiane e cinesi, combinandole con una strategia focalizzata sulla qualità e sull'innovazione, ha reso la società un'icona italiana di notevole successo, con un'impronta distintiva sul territorio cinese.
L’affermazione come icona italiana in Cina non è solo un riconoscimento del successo raggiunto, ma proietta l'azienda in un futuro di possibilità sempre più ampie. La visione strategica della società di Rivanazzano (Pavia) la colloca in una posizione ottimale per cogliere le crescenti opportunità nei settori energetici avanzati e sostenibili. Un nuovo entusiasmante capitolo, infatti, si apre per il Gruppo Valvitalia, che si prepara a lasciare un'impronta indelebile nell'evoluzione dell'industria, testimoniando la forza della collaborazione e dell'innovazione.
A cura di: Avv. Carlo Diego D’Andrea, Vice Presidente della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina