2019: Hopes and Challenges
Essendo già cominciato l’anno 2019, il momento è opportuno per fare un bilancio dell’anno appena trascorso e valutare cosa riserverà il nuovo anno per il mondo imprenditoriale globale.
Mentre in Cina si sono appena conclusi i festeggiamenti per il capodanno cinese e l’inizio dell’anno del maiale, tradizionalmente considerato come un periodo di grande prosperità e fortuna, il 2019 già prospetta alcune importanti sfide globali per il Paese del Dragone. Tra queste, possiamo sicuramente annoverare il rallentamento della crescita economica e alcuni attriti commerciali con i principali partner internazionali.
Ad ogni modo, il tema più importante dell’agenda politica cinese dovrà essere quello delle riforme economiche nazionali. Sebbene vi sia stato nel corso degli ultimi mesi un vivace dibattito sulle riforme, non è stato adottato un chiaro piano di attuazione delle misure annunciate. Il nostro auspicio è che nel corso del nuovo anno, ove non vengano adottate significative riforme volte a rispondere alle esigenze dell’imprenditoria internazionale, sia tuttavia elaborato un programma effettivo per le riforme da adottarsi, al fine di non vanificare ogni aspettativa di attuazione nel prossimo futuro.
Guardando all’Unione Europea, l’anno appena trascorso è probabilmente uno dei più memorabili nella storia della Comunità. A caratterizzarlo vi è la preponderanza dei partiti euroscettici nelle aule parlamentari nazionali e degli ideali della destra conservatrice come componente comune dello scenario politico di molti Stati europei.
In tutto il continente, percorso dalla costante incertezza circa l’esito finale della Brexit e dagli incessanti flussi migratori che hanno visto centinaia di migliaia di persone sbarcare sulle nostre coste, l’Euroscetticismo ha raggiunto livelli record. I risultati delle elezioni del Parlamento europeo di Maggio saranno oggetto di grande attenzione da parte della comunità internazionale, perché il futuro dell’Europa sarà deciso in quella sede. Il risultato più importante di queste elezioni dovrà quello di rimanere uniti come popoli sovrani europei per affrontare insieme le sfide che si prospettano all’orizzonte.
Le elezioni di Maggio saranno ovviamente seguite dalla nomina del nuovi componenti della Commissione Europea e del nuovo presidente del Consiglio Europeo. Questi cambiamenti condurranno, plausibilmente, ad un nuovo ordine politico che avrà quale obiettivo quello di condurre l’Unione ad un nuovo stadio di sviluppo. In quello che è, a tutti gli effetti, un periodo di transizione, auspichiamo che gli ideali dei fondatori della Comunità Economica Europea siano preservati al fine di poterci ulteriormente migliorare, attraverso il nostro lavoro, i nostri valori, la nostra identità culturale comune. Specie in questo momento di incertezza per l’economia globale, e con un anno di riforme difficili all’orizzonte, è interesse comune del popolo cinese ed europeo concludere i negoziati per un accordo completo sugli investimenti tra UE e Cina.
Guardando agli Stati Uniti, l’anno 2019 sarà plausibilmente un altro anno turbolento per l’Amministrazione Trump, con il secondo summit tra USA e Nord Corea pianificato per Febbraio e gli scontri commerciali ancora in corso con la Cina, che nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti – inclusi, ovviamente, gli Stati terzi – potranno auspicabilmente trovare risoluzione quanto prima. Riteniamo in generale che il protezionismo sia una scelta insostenibile nel contesto dell’economia globalizzata moderna, dove le nazioni dovrebbero al contrario lavorare per modernizzare l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Il rinnovamento della OMC è necessario al fine di creare un sistema del commercio internazionale più equo e aderente alla realtà del XXI secolo.
La nostra preoccupazione immediata dev’essere la risoluzione dell’impasse sulla nomina dei giudici della corte d’appello dell’OMC. Attualmente, solo tre dei sette componenti sono stati nominati, due dei quali vedranno terminare il loro mandato nel corso di quest’anno. Poiché l’attività decisoria prevede la partecipazione minima di tre giudici, la mancata tempestiva sostituzione dei predetti due giudici alla scadenza potrebbe comportare l’impossibilità di funzionamento della corte di appello OMC dal Dicembre 2019. Il miglioramento della normativa in materia commerciale è la strada che l’OMC deve perseguire per tenere conto delle nuove tecnologie che hanno fatto ingresso nel mercato negli ultimi due decenni.
In conclusione, il 2019 è un anno molto caldo per le riforme nel contesto imprenditoriale globale, che offre altresì opportunità uniche di cooperazione. Al centro vi sono L’ Unione Europea e la Cina, che sono pronti al cambiamento e che hanno tutte le potenzialità per poter costituire una collaborazione più ravvicinata e più sostenibile tra i nostri due blocchi economici. Brindando al 2019, l’anno del Maiale, auguriamo a tutti voi 新年快乐 e un felice anno nuovo.