Ultimi aggiornamenti dalla Cina

Introduzione

Quelle appena trascorse in Estremo Oriente sono state settimane movimentate: gli ultimi dieci giorni hanno visto susseguirsi le più importanti riunioni politiche annuali in Cina, alle quali sono seguiti importanti annunci, ristrutturazioni di istituzioni e conferme di diverse nomine chiave. Tra queste riunioni spiccano le “Due Sessioni”, il principale appuntamento legislativo del Paese che si compone della “Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese” e dell’”Assemblea Nazionale del Popolo”, che si sono tenute rispettivamente il 4 e il 5 marzo. Esse rappresentano l’appuntamento più importante del calendario politico cinese.

Inoltre, Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen si sono recati a Pechino il 5 aprile per incontrare il Presidente Xi Jinping, trasmettendo così un messaggio di unità e di impegno da parte dei leader europei a collaborare con la Cina, e facendo seguito alle precedenti visite del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del premier Pedro Sánchez negli ultimi mesi, e soprattutto alla visita dello scorso anno da parte del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Come quest’ultimi, Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen hanno fatto pressioni su Xi affinché compia ulteriori passi per fermare la guerra in Ucraina, e allo stesso tempo per mettere a punto i rapporti commerciali sempre più difficili tra la Cina e l'Unione europea, che rappresenta il suo principale partner commerciale. Un'occasione importante, tanto più se si considera la rarità delle visite di Stato in Cina su invito del Presidente Xi, ad eccezione dei già citati e di Nguyen Phu Trong, Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam.

Detto ciò, cosa possono aspettarsi Cina ed Unione europea dall’esito di queste settimane così intense?

Le Due Sessioni – Introduzione

L’Assemblea Nazionale del Popolo, il massimo organo legislativo cinese, e il Comitato nazionale della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese, hanno completato le loro riunioni annuali, note collettivamente come “Lianghui”, o “Due Sessioni”, a Pechino il 13 marzo. Il risultato più importante delle riunioni è stata la riconferma di Xi Jinping come Presidente della Repubblica Popolare Cinese con uno storico terzo mandato. L’Assemblea Nazionale del Popolo ha approvato un rimpasto delle posizioni di vertice del governo e una significativa riorganizzazione delle funzioni governative. In particolare, è stata eletta la nuova leadership centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), che sceglie i membri che guideranno il Paese nei prossimi cinque anni.

Le Due Sessioni - Il nuovo premier cinese

Sul fronte interno, le Due Sessioni hanno annunciato l'insediamento del premier Li Qiang, che sarà a capo del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, ovvero il Gabinetto cinese, per i prossimi cinque anni. L'ascesa del nuovo premier è degna di nota, in quanto, a parte il premier fondatore Zhou Enlai, Li Qiang è l'unico premier nella storia della Repubblica Popolare Cinese dal 1949 a non essere stato in precedenza un vicepremier.

Li Qiang è succeduto a Li Keqiang, che lo scorso anno ha confermato che si sarebbe dimesso da premier dopo aver raggiunto il limite dei due mandati. Li Qiang è stato il Capo del Partito Comunista di Shanghai, e durante il suo mandato ha spinto i funzionari locali a reagire rapidamente per rispondere alle esigenze delle aziende, come mezzo per stimolare l'economia locale. È considerato il politico più attento allo sviluppo delle imprese tra quelli presenti nella cerchia ristretta del PCC, e si ritiene che sia stato l'artefice di una serie di importanti cambiamenti politici, tra cui l'abbandono della politica cinese dello zero-COVID lo scorso dicembre. Un burocrate che ha fatto carriera in alcune delle regioni economicamente più vivaci della Cina, Li è sempre stato attento allo sviluppo del settore privato, il quale negli ultimi anni è stato messo a dura prova da un'ampia stretta normativa che ha colpito settori come le piattaforme internet e l'istruzione privata.

Al suo debutto pubblico in una lunga conferenza stampa, Li ha dichiarato che la Cina adotterà misure per incrementare l'occupazione e ha esortato i funzionari a tutti i livelli a "fare amicizia" con gli imprenditori. Tuttavia, Li deve affrontare sfide significative per raggiungere tali obiettivi, tra cui la debolezza della fiducia dei consumatori e dell'industria privata, la debolezza della domanda di esportazioni e il peggioramento delle relazioni con gli Stati Uniti.

Le Due Sessioni - Riforma delle agenzie governative

Durante le Due Sessioni è stato reso noto ed è stato approvato il piano di riforma delle istituzioni del Consiglio di Stato cinese che prevede importanti cambiamenti, tra cui l'istituzione della National Financial Regulatory Administration in sostituzione della China Banking and Insurance Regulatory Commission, la riorganizzazione del Ministero della Scienza e della Tecnologia e la creazione della National Financial Regulatory Administration e la creazione della National Data Administration.

Per quanto riguarda i cambiamenti di natura finanziaria, in primo luogo, la funzione principale del nuovo organismo sarà quella di regolatore e supervisore, inoltre esso sarà responsabile del rafforzamento della supervisione, della protezione dei diritti e degli interessi dei consumatori finanziari, del miglioramento della gestione e della prevenzione dei rischi, nonché dell'investigazione e del perseguimento delle violazioni legali; in ultima analisi, l'obiettivo è quello di garantire il consolidamento del lavoro di regolamentazione, aiutando a standardizzare le norme e la loro attuazione ed eliminando le duplicazioni o le ridondanze nel sistema.

La riorganizzazione del Ministero della Scienza e della Tecnologia segue le priorità del governo nella transizione dalle industrie tradizionali al ruolo di leader nelle tecnologie emergenti e di alto livello. Il Ministero ha ottenuto maggiori poteri e responsabilità con l'obiettivo di favorire la crescita dell'industria.

La riforma rivolta ai regolatori finanziari è piuttosto aggressiva, con il nuovo MST che si concentra sulla pianificazione strategica, sul miglioramento delle istituzioni che sostengono l'innovazione e sul coordinamento delle risorse. La NDA si concentrerà maggiormente sullo sviluppo del ruolo dei dati come importante fattore di produzione piuttosto che sulla sicurezza informatica.

Le Due Sessioni - La crescita più bassa degli ultimi decenni

La Cina ha annunciato uno dei suoi obiettivi di crescita economica più bassi degli ultimi decenni, puntando a una crescita di "circa il 5%" per il prossimo anno, la più bassa dal 1991. È importante notare che lo scorso anno la Cina ha registrato una crescita del 3%, mancando di gran lunga l'obiettivo dichiarato di circa il 5,5%, soprattutto in seguito all’impatto negativo sull’economia delle severe politiche di contenimento della COVID-19 e di una crisi immobiliare. Gli analisti hanno dichiarato che l'obiettivo è in linea con il rallentamento globale e rappresenta una progressione naturale nel processo di maturazione della seconda economia mondiale.

La crescita economica sarà la priorità della Cina nel periodo post-pandemico; tuttavia, si stima che la crescita inizierà lentamente, per poi diventare più veloce nel corso dell'anno. Anche i consumi hanno registrato una ripresa dopo l'abolizione delle restrizioni COVID, ma la fiducia dei consumatori rimane ancora bassa. La Cina sta cercando di rilanciare l'economia attraverso gli investimenti infrastrutturali, che dovrebbero essere concentrati nella prima metà dell'anno, consentendo la stabilizzazione della fiducia delle imprese per il resto dell'anno e portando l'attività economica verso la seconda metà dell'anno. Detto ciò, le imprese possono prevedere una crescita nominale del PIL del 7-8% nelle previsioni aziendali per il 2023, ma ci sono poche possibilità che l'economia superi i risultati.

Von Der Leyen e la diplomazia dell'UE

La Presidente von der Leyen è stata incaricata di fare pressioni sulla Cina affinché faccia ulteriori passi per fermare la guerra in Ucraina, e di ristabilire al contempo i legami commerciali tra l'Unione europea e la Cina, il suo principale partner commerciale. La Presidente von der Leyen ha tenuto a sottolineare il concetto di "de-risking", una strategia in cui l'Europa mira a stabilire una posizione dura in diplomazia, diversificando al contempo le proprie fonti commerciali e proteggendo il proprio commercio e la propria tecnologia.

Rispetto alla guerra in Ucraina, nelle ultime settimane la Cina si è promossa come mediatore di pace alternativo, come dimostra il suo intervento in un accordo di pace tra Arabia Saudita e Iran. Poco dopo la conclusione delle Due Sessioni, il Presidente Xi ha effettuato una visita di tre giorni a Mosca, che è stata l'occasione per rafforzare la cooperazione nei settori del commercio e della tecnologia tra Cina e Russia, e ha anche reso nota la sua posizione su una "soluzione politica" al conflitto, chiedendo un cessate il fuoco e colloqui di pace con il Presidente ucraino Zelensky.

Alcune fonti giornalistiche attendibili hanno riferito che sono in corso discussioni tra i due Paesi (Cina e Ucraina) per organizzare una telefonata al fine di discutere la proposta di risoluzione della Cina (un piano di pace in 12 punti per la crisi ucraina che invita entrambe le parti a concordare una graduale riduzione della tensione che porti a un cessate il fuoco globale), ma al momento in cui scriviamo non sono state indicate o confermate date concrete da entrambe le parti per tale telefonata.

Macron e le questioni economiche

Macron e von der Leyen hanno rilanciato un dialogo indispensabile con la Cina. Proponendo alla Presidente von der Leyen di accompagnarlo a Pechino, Macron ha voluto dare un’accezione europea alla sua visita, andando così a rappresentare 450 milioni di persone anziché 68 milioni, soprattutto perché le relazioni commerciali sono di competenza dell'Unione europea.

Da parte sua, Macron ha compiuto notevoli progressi in campo economico su base bilaterale, presiedendo alla firma di diversi accordi, mentre viaggiava con una delegazione commerciale di 50 persone, tra cui Airbus, LVMH e il produttore di energia nucleare EDF. Infatti, prima della visita di Macron, la francese TotalEnergies e la China National Offshore Oil Corporation hanno completato il primo acquisto di gas naturale liquefatto importato da Pechino, che sarà regolato in yuan cinesi attraverso lo Shanghai Petroleum and Natural Gas Exchange. Sono stati inoltre firmati accordi tra EDF e China Energy Investment Corporation per progetti eolici offshore.

Alla presenza dei Presidenti Xi e Macron, il CEO di Airbus, Guillaume Faury, ha firmato con la Tianjin Free Trade Zone Investment Company Ltd. e la Aviation Industry Corporation of China Ltd. un accordo per espandere la capacità di assemblaggio finale della Famiglia A320 con una seconda linea nel sito di Tianjin.

Conclusioni

Nonostante le indicazioni per il resto del 2023 mostrino un sostegno retorico alla crescita economica, è ancora troppo presto per dire se ci sarà un’effettiva attuazione delle politiche. La localizzazione diventerà una questione critica per le multinazionali nel mercato cinese, come lo è stata negli ultimi anni, ma ora sta diventando più pronunciata soprattutto a causa delle limitazioni della catena di approvvigionamento, dell'aumento dei costi a livello globale e, naturalmente, delle preoccupazioni geopolitiche, che permeano il business internazionale come mai prima d'ora.

In termini di relazioni UE-Cina, gli Stati membri sono desiderosi di riallacciare stretti rapporti con la Cina, mentre l'UE nel suo complesso è decisa a preservare i legami commerciali. Sebbene la visita di Macron e della Presidente von der Leyen a Pechino non abbia prodotto alcun risultato concreto, essa ha comunque rappresentato un passo importante nella giusta direzione per ristabilire gli scambi tra persone.

È perciò giunto il momento di impegnarsi con la Cina e di discutere di affari. Gli amministratori delegati globali, i rappresentanti delle sedi europee, e i potenziali investitori dovrebbero prendere l'iniziativa di visitare la Cina e sperimentare il mercato in prima persona, non solo i nostri capi di Stato o presidenti. La strada da seguire per le aziende dell'UE è quella di "de-risk", non di "decouple”, dove l'Europa può assumere una posizione più dura nella diplomazia, diversificare le sue fonti commerciali e proteggere il suo commercio e la sua tecnologia, pur valutando aree di cooperazione e di investimento.

A cura di: Avv. Carlo D’Andrea, Vice Presidente della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina