Innovazione in Cina: un ecosistema dinamico per la cooperazione con l’UE
Introduzione
Le aziende europee hanno da tempo riconosciuto che l'ecosistema cinese di Ricerca e Sviluppo (R&S) è sempre più vivace e presenta molti vantaggi rispetto ad altri Paesi del mondo. Tra i vantaggi più comunemente citati vi sono il numero e la varietà dei partner con cui si può stringere una collaborazione, che vanno da leader nazionali del settore ad aziende che fanno parte del vivace ecosistema cinese delle start-up, oltre che a scienziati e ricercatori.
I partecipanti a un sondaggio pubblicato dalla Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina nel 2022 intitolato “China’s Innovation Ecosystem: Right for many, but not for all” hanno ampiamente elogiato le dimensioni del mercato (68%) e il rapido ritmo di applicazione commerciale dei risultati della R&S (68%). Grazie alla sempre maggiore integrazione tra il lavoro di innovazione in Cina e gli sforzi globali, alla maturità delle attività di R&S in Cina, all’utilizzo della capacità di innovazione locale per perfezionare i prodotti esistenti e per creare nuovi beni e servizi, oltre ai nuovi modelli di business e miglioramenti operativi, l’atteggiamento delle aziende europee è cambiato radicalmente rispetto ai tempi in cui l’innovazione in Cina era considerata quasi esclusivamente ai fini della localizzazione dei prodotti sviluppati nei mercati di provenienza.
Diamo un'occhiata più da vicino a come operano le imprese innovative in Cina e a come le aziende europee si stanno muovendo in questo mercato altamente competitivo.
Leader crescente nell'innovazione
Secondo l'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI), già dal 2011 la Cina ha raggiunto il primato globale per domande di brevetto depositate (solo nel 2022, le domande sono state ben 4,21 milioni), e rappresenta una quota ancora maggiore del totale dei depositi mondiali di domande di brevetto per modelli di utilità (96,9%), marchi commerciali (51,7%) e disegni industriali (52,3%). Inoltre, la Cina ha registrato una rapida crescita dei brevetti e dei marchi commerciali approvati in favore di soggetti esteri nel 2022. Il numero di brevetti per invenzione di titolarità di soggetti esteri in Cina ha raggiunto 861.000 alla fine del 2022, con un aumento del 4,5% rispetto all'anno precedente, mentre il numero di marchi commerciali validamente registrati da soggetti esteri in Cina ha raggiunto 2,03 milioni, con un aumento del 5,9% rispetto all'anno precedente.
In relazione alla protezione della proprietà intellettuale, i partecipanti predetto sondaggio della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina "China's Innovation Ecosystem: Right for many, but not for all", hanno osservato che il sistema di protezione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) in Cina è sempre più maturo per quanto riguarda il deposito e la tutela giudiziaria e amministrativa dei brevetti, mentre non altrettanto può dirsi in riferimento alla tutela dei segreti commerciali. Le imprese dovrebbero prestare attenzione alla qualificazione giuridica dei prodotti delle rispettive attività di R&S al fine di comprendere se potranno, e in che misura, fare affidamento sulla relativa tutela in sede amministrativa e giudiziaria. Le PMI, in particolare, dovrebbero essere particolarmente attente a proteggere i propri DPI, in quanto l’appropriazione da parte di terzi inciderebbe in modo molto più significativo sulla loro attività rispetto alle multinazionali, che meglio possono assorbire le conseguenze negative di eventuali violazioni.
Per i potenziali investitori che stanno esplorando il mercato cinese per le loro attività di R&S, va notato che le imprese ad alta tecnologia registrate in Cina che sono impegnate in attività di ricerca e sviluppo continue e nella commercializzazione dei loro risultati tecnologici nei settori pertinenti possono beneficiare di un'aliquota fiscale ridotta del 15% sul reddito d'impresa.
Promuovere l'innovazione nel mercato cinese
Negli ultimi anni, mentre Pechino persegue una strategia nazionale per l'innovazione, imprese, istituzioni e associazioni promuovono in misura sempre maggiore le connessioni innovative tra Cina e Italia. Un esempio è dato dall'associazione “Abruzzesi in Cina”, costituita nel 2020 con l'obiettivo di rafforzare e promuovere le relazioni e gli scambi tra la Regione Abruzzo e la Repubblica Popolare Cinese, favorendo gli scambi commerciali e reciproche opportunità di investimento in molteplici settori, anche attraverso il Premio “Corradino D'Ascanio per l'Innovazione”.
Il Premio prende il nome dall'ingegnere aerospaziale abruzzese Corradino D'Ascanio, famoso inventore dell'elicottero e della Vespa, e viene assegnato come riconoscimento – con il sostegno della Regione Abruzzo, del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (CRAM) e del Consolato Generale d’Italia a Shanghai – in favore di due aziende, una abruzzese con interessi in Cina e una cinese con interessi in Italia, che si siano contraddistinte per lo sviluppo di un progetto innovativo in ambito industriale, nelle aree della produzione intelligente, trasformazione digitale, transizione in materia energetica e che si siano dimostrate particolarmente attive nella costruzione di rapporti commerciali, culturali e d’innovazione fra i due Paesi.
L’associazione “Abruzzesi in Cina” e il Premio Corradino D’Ascanio
Il Presidente dell'associazione “Abruzzesi in Cina”, Ing. Fabrizio Ferri, unitamente agli altri membri del Comitato Esecutivo, quali i Vicepresidenti Ing. Pierluigi Gorgoretti ed Ing. Claudio Neroni, il Tesoriere Avv. Carlo D’Andrea ed il Segretario Generale Avv. Riccardo Verzella, sono impegnati a promuovere gli scambi economici, culturali e di innovazione tra la Cina e la regione più verde d'Europa, con il Governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, attivamente coinvolto in questa iniziativa anche in qualità di Presidente del CRAM per attrarre investimenti cinesi nella regione e riconoscere il lavoro delle aziende abruzzesi in Cina.
In occasione del Premio Corradino D'Ascanio per il 2022, il Console Generale d’Italia a Shanghai, S.E. Tiziana D’Angelo, ha insignito la società abruzzese Valagro S.p.A., per l’alto livello di innovazione, l’importante attività di ricerca e sviluppo condotta su base annua e soprattutto per la leadership raggiunta nel campo dei biostimolanti, nonché la società cinese Guangdong Dongpeng Ceramics Co., Ltd, una delle più grandi aziende dell'industria ceramica per l'edilizia della Cina, in riconoscimento dell’impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative a basse emissioni di anidride carbonica ed ecocompatibili, anche tramite sinergie in Italia e in Abruzzo, il cui borgo di Castelli vanta una tradizione secolare nella ceramica ed è riconosciuto come uno dei centri della ceramica più importanti in Italia.
Per selezionare e valutare tali progetti innovativi, è stata nominata una commissione speciale composta da accademici, rappresentanti istituzionali e rappresentanti dell'Associazione. I progetti delle aziende partecipanti sono stati analizzati e valutati sulla base di una serie di fattori che tengono conto della qualità e dell'innovatività dell'idea progettuale, dell'applicabilità e del potenziale nel mercato di riferimento, del design, dell'ecosostenibilità, della fattibilità economica, in termini di costi e durata del progetto innovativo e della diversità del gruppo di sviluppo del progetto innovativo.
Conclusioni
Poiché siamo già entrati nel 2023 e abbiamo recentemente festeggiato il Capodanno cinese (l'anno del coniglio), possiamo aspettarci una grande spinta da parte delle autorità cinesi per recuperare il terreno perso negli ultimi tre anni a causa della tanto criticata politica Zero Covid.
In una procedura di riapertura così rapida, è stato ampiamente previsto che la Cina fornirà una grande spinta necessaria alla crescita economica globale, che andrà particolarmente a beneficio delle aziende più innovative.
A cura di: Avv. Carlo D’Andrea, Vice Presidente della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina