Il China International Import Expo a Shanghai: un’opportunità di crescita per le imprese

Anche quest’anno, dal 5 al 11 novembre, si è tenuto a Shanghai il China International Import Expo (CIIE), la più grande fiera di imprese straniere in Cina, giunta alla sua quarta edizione, in cui vengono presentati nuovi prodotti potenzialmente interessanti per il mercato cinese.

L’evento ha rappresentato un’importante opportunità per le aziende per presentare idee, progetti e conoscere nuovi partner e persone, con un forte significato non solo commerciale ma anche politico, contribuendo a rafforzare una politica commerciale aperta, volta allo scambio di beni in un’ottica collaborativa.

Al CIIE, hanno partecipato quest’anno circa 3mila imprese provenienti da 127 Paesi, con l’obiettivo di far conoscere i loro prodotti, affermare il loro marchio e creare nuovi incontri per potenziare gli affari. L’evento si è tenuto presso il National and Convention Center (Shanghai), il più grande edificio e complesso espositivo al mondo, con un’area totale di quasi 1,5 milioni di mq.

L’Italia ha avuto quest’anno una presenza importante, contando circa 100 imprese partecipanti, su un’area espositiva di circa 15.000 mq, sotto l’organizzazione Camera di Commercio Italo Cinese, ICE e Fondazione Italia Cina, con il supporto dell’Italian Trade Agency, così come voluto dal Ministero del Commercio Cinese.

Tre i padiglioni direttamente gestiti dall’ICE. Essi erano rispettivamente dedicati al settore orafo-gioielliero, al medicale e alle tecnologie ambientali, pensati per permettere la partecipazione di imprese in settori chiave nel consumo cinese. Di particolare rilevanza, il terzo padiglione sulle nuove tecnologie ambientali, dato che il tema di espansione delle tecnologie verdi è stato inserito dal Governo cinese quale obiettivo prioritario nel suo quattordicesimo piano quinquennale, per migliorare il livello di modernizzazione ed approvvigionamento nella sua industria.

Oltre che per la presenza dei già menzionati tre padiglioni, l’Italia si è poi distinta nell’evento fieristico per aver realizzato un padiglione di oltre 100 mq interamente dedicato alla promozione del patrimonio culturale italiano, che conta al mondo il più alto numero di beni UNESCO, tra cui si citano, per il territorio abruzzese, le faggete del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

L’opportunità, ormai con cadenza annuale, può essere un importante trampolino di lancio per tutte le imprese abruzzesi che intendono estendere la loro presenza ed attività commerciale in Cina, che risulta il quarto partner commerciale dell'Italia al mondo e il più grande in Asia. L’evento gode poi di un’elevata risonanza mediatica, oltre ad essere occasione di confronto per lo sviluppo di nuove tecniche produttive o tecnologie all’avanguardia.

Tra tutte le aziende, possono certamente ottenere particolari vantaggi quelle del comparto vitivinicolo, ad esempio quelle parte del Consorzio di Tutela dei Vini d'Abruzzo, molto apprezzato sul mercato cinese, tanto che secondo gli ultimi dati rilevati, lo spazio espositivo riservato a queste realtà nella fiera è cresciuto in ragione dell’aumento della domanda da parte dei consumatori cinesi.

La partecipazione all’evento, ormai in vista dell’edizione del prossimo anno, è poi altamente consigliata in ragione dei costi – benefici. Quest’anno la partecipazione all’evento è risultata gratuita per un primo modulo espositivo base di circa 12 mq, vedendo un’affluenza di ben 480mila visitatori.

In sintesi, un evento da non perdere, che consente alle imprese italiane di presentarsi al mondo, creando possibili reti o recependo importanti stimoli per la ricerca e sviluppo per essere pronti ai mercati e alle sfide del futuro.

A cura di: Avv. Carlo D’Andrea, Vice Presidente della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina e Managing Partner dello Studio Legale D’Andrea & Partners, con sedi anche a Shanghai e Pescara